The Mirror

 

interactive installation 
225x225x45mm + ambient measures
black obsidian from , brain sensor, interactive algorithms, 
up-to-date NASA video
2024
THE MIRROR is an interactive installation that places in dialogue solar and cerebral activities. Featuring the human brain and the Sun as protagonists, the project takes the form of a mystic black obsidian mirror disk surrounded by video projections of solar flares. The projection presents real NASA recordings of solar activity augmented by an interactive algorithm that detects signals from the viewer’s brain. Therefore, the human brain controls the intensity and brightness of the solar flares, which, due to their natural aesthetics and the nature of their activity, bear a striking resemblance to the activity of our neurons during the thought process.
The project is directly linked to NASA’s solar activity video databases and regularly downloads videos recorded approximately 48 hours in advance. This is the same time it takes for the solar wind to reach Earth. In this way, the solar particles that the viewer sees in the projection come into contact with the Earth’s atmosphere around the time he or she interacts with  THE MIRROR.

IT:  

Due elementi estremamente misteriosi sono posti in corrispondenza da Maria Sky (n.Maria Krymskaya): l’attività cerebrale dell’uomo e le variazioni continue dell’attività solare. 

Sull’attività cerebrale sappiamo ben poco, sono attualmente in corso nuovi studi e scoperte rese possibili anche grazie all’ausilio di tecnologie recenti. Lo stesso vale per le macchie solari, osservate ultimamente con
strumenti tecnologici estremamente più precisi dei precedenti. Eppure nonostante questi vuoti d’informazione si possono porre, come suggerisce l’artista, dei punti di consonanza sui quali potercostruire un parallelismo affascinante quanto temerario.

Si tratta di un’ipotesi estetica audace ma èquello che da sempre chiediamo alle opere d’arte. Entrando nel merito, le macchie solari, caratterizzate da esplosioni e da un’emissione di plasma nello spazio, vengono poste in convergenza
con le espansioni di segnali elettrici neuronali nel nostro cervello che possono portare alla nascita di nuove idee. Il calore e il surriscaldamento sono i tratti comuni di queste due attività, ma anche
l’intensità della luce: durante l’attività mentale infatti, i nostri neuroni trasmettono segnali elettrici che gli strumenti di rilevazione attuali evidenziando con un aumento dell’intensità luminosa.
Analogamente, un’evidenza di luce bianca (brillamenti solari) si forma come conseguenza delle macchie solari.

Nell’installazione interattiva The Mirror un primo elemento è costituito da uno specchio di ossidiana nero, un materiale in antichità utilizzato per attuare pratiche “mentali”. A questo si aggiunge un algoritmo interattivo che rileva segnali dal cervello dello spettatore tramite appositi sensori e li trasforma in una proiezione visiva in tempo reale che produce variazioni nelle esplosioni solari proiettate.
Si tratta di fenomeni con interessanti analogie che rivelano l’attenzione dell’artista verso la natura, a partire dai fenomeni più infinitesimali fino alle vastità dello spazio cosmico. La partecipazione da parte dello spettatore è parte essenziale del gioco.

L’interattività ha una sua autorevolezza nell’ambito dell’arte contemporanea avendo le sue radici nelle avanguardie storiche e un importante corrispettivo
teorico nel testo Opera Aperta di Umberto Eco. Naturalmente oggi l’interattività si avvale di possibilità straordinarie offerte dalla tecnologia più attuale. Maria Sky dunque pone in un contatto
estroso e coinvolgente due dimensioni apparentemente distanti, servendosi di strumenti digitali precisi e “affilati” in grado di porre l’accento sui segreti reconditi della materia più lontana come sui misteri della fisicità e della mente umana.

testo critico da Guido Molinari

Year:
2024
Date: